venerdì 15 febbraio 2008

kARMA



Finalmente nel 2007, dopo anni di "Attesa", esce l'ultimo album di Kaos One. Non spreco parole sulla lunga storia di successi che questo grande artista ha avuto, visto che queste informazioni sono ormai reperibili ovunque. Mi permetto invece di fare una piccola recensione sull'ultimo album che merita degli elogi particolari. A partire dalla copertina, che evidenzia il suo spirito sospeso tra libertà e delirio, le tracce in esso contenute sono colme del suo insuperabile stile, oltre che della sua tecnica unica. L'introduzione ricorda per un istante i primi album, quando suonava nei Radical Stuff, con un suono "funky jazz" che ha influenzato le produzioni di molti artisti. I pezzi successivi riportano subito i piedi a terra e, con "uno" , l'energia sprigionata sale a livelli incredibili, senza perdere colpi per tutto il resto della produzione.
I featuring di Colle der Fomento, Turi e Moddi rendono il tutto più completo, senza dimenticare la partecipazione di Club Dogo ("Il sesto senso"), che ha lasciato a bocca aperta molti appassionati del genere. Perchè? Perchè chi avrebbe mai detto che degli artisti che hanno collaborato con J Ax e che si stanno facendo strada tramite i media ,vadano poi a fare un pezzo con il più grande artista della scena Hip Hop underground! Sia chiaro, non ho nulla contro i Club Dogo, hanno un approccio diverso rispetto ad altri artisti del genere, ma spingono una musica grezza e pura (anche se un pò gangsta). Se poi aggiungiamo il tributo fatto a "cani sciolti", direi che questi ragazzi risultano degni di fare un pezzo con IL BOSS. Voi che dite?
Per quanto riguarda le altre collaborazioni, Danno ha partecipato con un pezzo che non ha bisogno di commenti; in fondo, dal più grande liricista d'Italia , non ci si può aspettare che il meglio! Turi ha contribuito in "Mu-Sic" in maniera eccelsa, con un testo che cerca di difendere la propria musica, ormai scimmiottata e insultata da troppi ignoranti del settore. Cosa aggiungere? Spero che l'ultima traccia ,"La Fine" ,non preannunci un ritiro a catena dei grandi padri del Hip Hop Italiano , e che ci sia almeno un ricambio di gruppi degni di essere quanto meno un decimo di loro, e che la gente legata alle "quattro arti" cerchi di promuovere artisti, non arrivisti.
Con umiltà il vostro Gius.

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