domenica 30 marzo 2008

Natura un po' wild












Non molto da dire, foto della stagione 2007 che ritraggono paesaggi meravigliosi. Sono i luoghi dove vivo e dove pesco. Per me il massimo per entrambe le cose!

sabato 29 marzo 2008

Foto random da un passato di catture

















Visto che i cappotti si susseguono (ieri l'ennesimo con messere Gius), ho deciso di postare un po di foto risalenti all'anno scaduto 2007. Fingiamo insieme di essere ancora in grado di pescare!

L'attacco del siluro

Telecamera sott'acqua per filmare l'attacco di un siluro al pesce esca. La tecnica utilizzata è la dinamica, in grado di sfruttare le vibrazioni prodotte dal clonk per attirare i pesci verso la superficie. E' una metodica antica che tuttora è in fase di studio per comprendere quali siano i motivi che la rendono così efficace. Buona visione!

giovedì 27 marzo 2008

World of Goo su Wiiware

Gioco già da tenere d'occhio. Uscirà sul servizio Wiiware di Nintendo. Da maggio infatti sarà possibile scaricare giochi inediti a prezzo ribassato, un po' come accade tuttora con la Virtual Console.

Xzoga Products Test

Qualche prova di resistenza per canne da Vertical Jigging made in Japan (credo). Guardare per credere!

lunedì 24 marzo 2008

Moon debutta su Nintendo DS

Quando un videogame si mostra in questo modo per la prima volta e gli sviluppatori non sono proprio degli incompetenti, è bene parlarne prima possibile. Renegade Kid, il team responsabile del già disponibile Dementium The Ward si è spinto molto più in là, definendo il loro nuovo Moon come un gioco in grado di dimostrare la potenza tecnologica della piccola console Nintendo. Inutile negare che se il trailer di debutto qua sopra dovesse mostrare grafica ingame, sarà difficile non sottoscrivere le affermazioni di questa talentuosa softco. Staremo a vedere, intanto guardatevi il video!

Mario e Luigi in Vice City

Video un po' vecchiotto ma sempre divertente. Un tributo continuo al mondo dei videogiochi condito da un realismo disarmante. Da vedere!

Animali rari

Ovviamente è ironico, però chi ha photoshoppato queste foto merita davvero i nostri complimenti. Lo slideshow in questione strappa in più di un'occasione un sorriso ed un'esclamazione di meraviglia. Guardate e apprezzate!

sabato 22 marzo 2008

Un nuovo Sonic nextgen (per davvero)
















Vorompatra - Gli uccelli elefante



Gli uccelli elefante (Aepyornis) sono un genere di uccelli giganteschi vissuti in Madagascar. Si ritiene che fossero i più grandi uccelli mai esistiti. Potevano misurare fino a 3 m e più d'altezza, per un peso di oltre mezza tonnellata. Le loro uova avevano una circonferenza di oltre un metro ed una lunghezza di più di 35 cm; il loro volume era circa 160 volte quello di un uovo di gallina. Si ritiene che l'espressione "uccello elefante" derivi dal Milione di Marco Polo che parlando del Madagascar riferiva:

«
Dicommi certi, che v'ha uccelli grifoni, e questi uccelli apariscono certa parte dell'anno; ma non sono così fatti come si dice di qua, cioè mezzo uccello e mezzo leone, ma sono fatti come aguglie e sono grandi com'io vi dirò. È pigliano lo leonfante, e portalo suso nell'àiere, e poscia il lasciano cadere, e quegli si disfà tutto, e poscia si pasce sopra di lui. Ancora dicono, coloro che gli hanno veduti, che l'alie loro sono sì grande che cuoprono venti passi, e le penne sono lunghe dodici passi »

Gli Aepyornis furono molto probabilmente osservati dagli Arabi (che intrattenevano rapporti con le dinastie reali malgascie), e potrebbero essere correlati al mito del Roc (o alle sue evoluzioni più recenti). In malgascio, questi animali venivano chiamati Vorompatra, uccelli degli "Ampatri", un toponimo che identificava l'attuale regione di Androy, nel sud dell'isola. Non essendo stati ritrovati resti fossili di foresta pluviale in Madagascar, non si può dire con certezza se questi animali amassero (come i casuari) vivere nelle foreste, o se invece (come struzzi, emù e nandù) amassero gli spazi aperti. L'esistenza di frutti con endocarpo spesso e liscio (come quelli della palma Voanioala gerardii), o con colori rosso-violacei (come quelli della Ravenea louvelii e della Satranala decussilvae) darebbero per buona la prima ipotesi; infatti, un'endocarpo liscio e spesso non ferirebbe l'esofago di un'eventuale uccello che se ne cibi, né verrebbe danneggiato dai suoi succhi gastrici. Di colore rosso-bluastro, invece, sono anche i frutti di alcune specie di palma di cui si nutrono i casuari.

Come i loro parenti ancora viventi, gli Aepyornis erano inadatti al volo, ma le loro ossa non avevano midollo. Siccome il Madagascar si staccò dal continente africano tempo prima della nascita dei ratiti, si pensa che gli Aepyornis abbiano perso la capacità di volare e raggiunto dimensioni enormi in situ, per un fenomeno di gigantismo insulare; questi animali cominciarono probabilmente a differenziarsi dallo struzzo 85 milioni di anni fa, quando il Gondwana era unito da un'istmo all'isola. Tuttavia, il DNA mitocondriale dei resti di quest'animale non è ancora stato sequenziato ed analizzato, quindi al riguardo vi possono essere solo ipotesi. Il ritrovamento di presunti fossili appartenenti ad Aepyornithidae sulle Isole Canarie orientali hanno ulteriormente infittito il mistero; queste isole, infatti, si erano già staccate dall'Africa quando gli uccelli elefante avrebbero potuto raggiungerle. Durante le ere glaciali, con l'abbassamento del livello del mare, si sarebbe potuto sviluppare un istmo di terra fra Lanzarote e la costa africana, che avrebbe potuto consentire a questi grandi uccelli inadatti al volo di raggiungere le isole. In ogni caso, non si ha notizia dell'evoluzione degli Aepyornis in ambienti al di fuori del Madagascar, quindi si ritiene che i frammenti di uova ritrovati alle Canarie siano appartenuti a grandi uccelli nordafricani ormai estinti, che avrebbero potuto addirittura non essere nemmeno ratiti (Eremopezus, Psammornis, o addirittura dei Pelagornithidae).

Si è sempre ritenuto che l'estinzione di questi animali sia stata causata da fattori umani, poiché essi erano un tempo diffusi su tutta l'isola, ed ovunque abbastanza comuni. Ricerche recenti hanno scoperto numerosi frammenti di uova di Aepyornis fra le ceneri di fuochi preistorici, segno che tali uova venivano utilizzate come cibo per intere famiglie: non si sa, tuttavia, se anche gli adulti venissero predati, o se su di essi vigesse un tabù ("fady") anche se, dalle analisi su alcuni resti fossili, sono stati rilevati segni di chiari segni di macellazione. La data certa dell'estinzione di questi grossi uccelli è incerta, e per ricavarla non si può fare conto sul folklore locale, nel quale le storie su questi animali si sono propagate per secoli dopo la loro scomparsa. Oltre alla caccia da parte dell'uomo, all'estinzione di questi colossi avrebbero potuto contribuire le malattie portate dagli uccelli introdotti dall'Africa, come faraone e polli ed i cambiamenti climatici in atto, come la progressiva perdita di umidità del Madagascar nell'Olocene.

Quattro sono le specie attualmente ascritte al genere:

  • Aepyornis hildebrandti, Burckhardt, 1893 (=Aepyornis mulleri, Milne-Edwards & Grandidier, 1894)
  • Aepyornis gracilis (Monnier, 1913)
  • Aepyornis medius, Milne-Edwards & Grandidier, 1866 (=Aepyornis grandidieri, Rowley, 1867; Aepyornis cursor, Milne-Edwards & Grandidier, 1894; Aepyornis lentus, Milne-Edwards & Grandidier, 1894)
  • Aepyornis maximus, Geoffroy-Saint-Hilaire, 1851 (=Aepyornis modestus, Milne-Edwards & Grandidier, 1869; Aepyornis ingens, Milne-Edwards & Grandidier, 1894; Aepyornis titan, Andrews, 1894)

La validità di queste specie è ancora in fase di discussione, in quanto alcuni autori vorrebbero l'unificazione di tutte le specie a sottospecie di Aepyornis maximus. Altri uccelli elefante sono quelli appartenenti al genere Mullerornis, anch'essi estinti.



Pesci che vanno in letargo?



Scienziati dell'Istituto britannico per la ricerca in Antartide (British Antarctic Survey - BAS) hanno per la prima volta annunciato che le specie ittiche dell'Antartide vanno in letargo durante l'inverno. I risultati del loro studio, pubblicati sulla rivista PLoS ONE, rivelano che il merluzzo antartico Notothenia coriiceps è in grado di ridurre al massimo il suo consumo di energia e di entrare in uno stato di letargo per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni. L'ibernazione è uno stato di inattività e di riduzione metabolica negli animali, caratterizzata dalla riduzione della temperatura corporea, della frequenza respiratoria e del livello metabolico. L'ibernazione fa risparmiare energia, soprattutto quando in inverno viene a mancare il cibo. Molte specie di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi vanno in ibernazione per periodi che vanno da alcuni giorni fino ad alcune settimane. Tuttavia, finora non era stata individuata nessuna specie ittica che adottasse questo meccanismo per sopravvivere all'inverno. Si pensava che ciò fosse dovuto al fatto che la riduzione del metabolismo nei pesci era direttamente proporzionale alla diminuzione della temperatura dell'acqua. Sembrava che i pesci fossero incapaci di ridurre il livello del loro metabolismo indipendentemente dalla temperatura. Nel loro studio i ricercatori del BAS hanno osservato il comportamento e il meccanismo metabolico della specie ittica Notothenia coriiceps, un predatore diffuso nelle acque costiere antartiche e sub-antartiche. L'attività di nuoto, la frequenza cardiaca e il metabolismo sono stati registrati da dispositivi elettronici miniaturizzati nell'arco di un intero anno solare, in quanto i pesci erano soggetti ai flussi fisici e biotici dell'Oceano meridionale. Gli scienziati sapevano già che le specie ittiche dell'Antartide hanno livelli metabolici ridotti rispetto agli altri pesci, e anche che il loro sangue contiene proteine 'antigelo'. Ciò permette loro di vivere nelle acque con temperature prossime a quelle di congelamento. Questa nuova ricerca ha tuttavia portato alla luce che il livello metabolico della N. coriiceps non era determinato dalla temperatura. I pesci sono quindi in grado di ridurre ulteriormente i loro meccanismi metabolici durante l'inverno. Partendo da questi dati e attraverso misurazioni stagionali della crescita e nutrizione del pesce selvatico, i ricercatori hanno potuto mostrare che N. coriiceps applica una strategia ecologica simile all'ibernazione. Durante tutti i mesi estivi i pesci dedicano una parte considerevole del loro tempo a nutrirsi, mostrando così un indice di crescita considerevole. Invece, i mesi invernali sono caratterizzati dall'inattività all'interno di rifugi e da un netto calo della crescita. Lo studio ha rivelato che durante questi intervalli di inattività invernale, nella N. coriiceps avviene una riduzione della frequenza cardiaca, delle capacità sensorie e motorie e di un livello metabolico standard di un terzo inferiore rispetto a quello del periodo estivo. 'L'ibernazione è un argomento abbastanza complesso. Solitamente i pesci sono incapaci di ridurre il livello del loro metabolismo indipendentemente dalla temperatura. Perciò il letargo invernale nelle specie ittiche è generalmente direttamente proporzionale alla riduzione della temperatura dell'acqua,' spiega il relatore capo dott. Hamish Campbell dell'Università del Queensland, Australia, prima all'Università di Birmingham, Regno Unito. 'Ciò che risulta interessante in questi merluzzi antartici è il fatto che il loro livello metabolico viene ridotto durante l'inverno, a prescindere dal fatto che la temperatura dell'acqua si abbassi o meno. Sembra improbabile che le piccole riduzioni della temperatura dell'acqua che avvengono durante l'inverno possano essere causa della riduzione del metabolismo da noi rilevata. Tuttavia, va considerato che c'è una grande variazione della luce legata alle stagioni, con 24 ore di luce solare durante l'estate, seguita da mesi di oscurità durante l'inverno, e quindi la ridotta disponibilità di luce durante l'inverno potrebbe portare i pesci a ridurre i loro livelli metabolici,' continua il dott. Campbell. Gli scienziati concludono dicendo che la capacità della N. coriiceps di ridurre volontariamente i processi fisiologici oltre quello che è comunemente visto come il livello termico minimo, suggerisce che questo pesce antartico 'svernante' possa nascondere ulteriori segreti.

Primo sito ufficiale per MarioKart Wii

Raggiungendo i due link sottostanti arriverete al sito giapponese del titoli corsistico di Nintendo. Non c'è molto altro da aggiungere, se non il fatto che troverete una buona quantità di video in streaming che vi faranno venire l'acquolina in bocca. Necessario per coloro che viste le prime immagini gridavano allo scandalo tecnologico.

venerdì 21 marzo 2008

L'aborto e l'antiaborto


Ieri sera ho assistito all'interessante dibattito sull'aborto durante la trasmissione AnnoZero. Ospiti in studio personaggi incredibili (in senso negativo) ed altri più o meno seri. Non mi voglio però spingere sulla politica, ho già precisato che questo blog tratterà di politica solo in senso comico e dilettantistico. Ebbene in questa puntata solo due persone hanno detto cose sensate; la prima è stata una ragazza affetta da una malattia ereditaria che la costringe sulla sedia a rotelle e la obbliga a prendere diversi farmaci per vivere. Questa persona ha raccontato come sua madre dopo di lei avesse deciso di fare dei test al fratellino che stava per nascere, con la paura che potesse avere anche lui la malattia della sorella. Saputo il responso, la madre ha abortito.
La seconda persona che ha mostrato un po' di intelligenza è stata la Bonino.
Ora io mi chiedo come fa un personaggio come Ferrara a permettersi di dire quello che ha detto giorni addietro? Prima di tutto sono affari di donne e secondo: di fronte ad un figlio che sicuramente nascerà malato, probabilmente destinato a soffrire per tutta la vita delle sue condizioni di salute, un madre cosa deve fare? Farlo nascere comunque è un affronto alla vita. Chi agisce in questo modo e sostiene di rispettare ogni essere vivente non è solo un ipocrita ma anche un grandissimo ignorante.
Queste persone credono di difendere il diritto a vivere di un essere vivente (il bambino) ma non si accorgono che non solo agiscono egoisticamente, ma anche calpestano un valore ben più reale, la pietà per una creatura destinata alla sofferenza perchè malata. Ma anche perchè poco amata dai suoi genitori, che per colpa della legge sono obbligati a farla nascere senza se e senza ma e che per questo difficilmente la ameranno pienamente. Non solo, agendo in questo modo si cancella il diritto di una persona reale (la madre) di fare le proprie scelte. Se una donna non può economicamente mantenere un figlio o non vuole per una serie di altri motivi, DEVE avere il diritto di abortire.
Con questo non si vuole sminuire un atto così triste e doloroso, a semplice operazione di routine, ma si vuole mettere in chiaro che chiunque, deve avere il diritto di compiere le proprie scelte se non vanno a ledere altrui interessi.
Ora non so cosa la chiesa possa guadagnarci nel sostenere una campagna antiaborto, ma so cosa ci può guadagnare quel maiale purulento di Giuliano Ferrara. Cari miei, un bel po' di pubblicità, visibilità, chiamatela come volete, insomma voti di coloro che si prostano di fronte a quel demoniaco Papa che ci ritroviamo in posizione supina.
Sarà forse che l'agnello di Dio era in realtà una pecorina e se la sono sbattuta un po tutti in Vaticano?

Allora io qua sotto metto un bel collegamento ad una pagina deliziosamente terribile. Ci sono foto pesanti ma credo che chiunque pensi anche solo lontanamente che l'aborto sia da vietare dovrebbe vedere questo sito. Premetto che si parla di uranio impoverito ed effetti sui feti ma se si considerano percentuali minori, ci sono casi di feti malformati anche in "condizioni naturali". La mia domanda è questa: avreste il coraggio di far nascere quei bambini sapendo precedentemente al parto che problemi avranno?