venerdì 21 marzo 2008

L'aborto e l'antiaborto


Ieri sera ho assistito all'interessante dibattito sull'aborto durante la trasmissione AnnoZero. Ospiti in studio personaggi incredibili (in senso negativo) ed altri più o meno seri. Non mi voglio però spingere sulla politica, ho già precisato che questo blog tratterà di politica solo in senso comico e dilettantistico. Ebbene in questa puntata solo due persone hanno detto cose sensate; la prima è stata una ragazza affetta da una malattia ereditaria che la costringe sulla sedia a rotelle e la obbliga a prendere diversi farmaci per vivere. Questa persona ha raccontato come sua madre dopo di lei avesse deciso di fare dei test al fratellino che stava per nascere, con la paura che potesse avere anche lui la malattia della sorella. Saputo il responso, la madre ha abortito.
La seconda persona che ha mostrato un po' di intelligenza è stata la Bonino.
Ora io mi chiedo come fa un personaggio come Ferrara a permettersi di dire quello che ha detto giorni addietro? Prima di tutto sono affari di donne e secondo: di fronte ad un figlio che sicuramente nascerà malato, probabilmente destinato a soffrire per tutta la vita delle sue condizioni di salute, un madre cosa deve fare? Farlo nascere comunque è un affronto alla vita. Chi agisce in questo modo e sostiene di rispettare ogni essere vivente non è solo un ipocrita ma anche un grandissimo ignorante.
Queste persone credono di difendere il diritto a vivere di un essere vivente (il bambino) ma non si accorgono che non solo agiscono egoisticamente, ma anche calpestano un valore ben più reale, la pietà per una creatura destinata alla sofferenza perchè malata. Ma anche perchè poco amata dai suoi genitori, che per colpa della legge sono obbligati a farla nascere senza se e senza ma e che per questo difficilmente la ameranno pienamente. Non solo, agendo in questo modo si cancella il diritto di una persona reale (la madre) di fare le proprie scelte. Se una donna non può economicamente mantenere un figlio o non vuole per una serie di altri motivi, DEVE avere il diritto di abortire.
Con questo non si vuole sminuire un atto così triste e doloroso, a semplice operazione di routine, ma si vuole mettere in chiaro che chiunque, deve avere il diritto di compiere le proprie scelte se non vanno a ledere altrui interessi.
Ora non so cosa la chiesa possa guadagnarci nel sostenere una campagna antiaborto, ma so cosa ci può guadagnare quel maiale purulento di Giuliano Ferrara. Cari miei, un bel po' di pubblicità, visibilità, chiamatela come volete, insomma voti di coloro che si prostano di fronte a quel demoniaco Papa che ci ritroviamo in posizione supina.
Sarà forse che l'agnello di Dio era in realtà una pecorina e se la sono sbattuta un po tutti in Vaticano?

Allora io qua sotto metto un bel collegamento ad una pagina deliziosamente terribile. Ci sono foto pesanti ma credo che chiunque pensi anche solo lontanamente che l'aborto sia da vietare dovrebbe vedere questo sito. Premetto che si parla di uranio impoverito ed effetti sui feti ma se si considerano percentuali minori, ci sono casi di feti malformati anche in "condizioni naturali". La mia domanda è questa: avreste il coraggio di far nascere quei bambini sapendo precedentemente al parto che problemi avranno?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'argomento mi sbigottisce...dico sul serio. Io mi trovo spesso a domandarmi per quale folle motivo il sistema ecclesiastico debba infilare le proprie viscide mani ovunque...ma veramente ovunque!
Sembra quasi un loro diritto imprescindibile! Ma non è questo che gli ha permesso di dar piede ai lavori di costruzione e messa a punto di quello che ora è il loro mastodontico impero. Il bandolo della matassa non si trova lì! Non lo si può cercare nelle ville traboccanti d'oro di vescovi e personaggioni vari, così come non lo si troverà mai nelle bislacche argomentazioni che i presunti fedeli mettono in campo. Cio di cui loro si nutrono è il frutto di un lavoro psicologico che loro stessi hanno effettuato sulla popolazione.
Una rete di valori fittizi che invadono la mente di coloro che non hanno gli strumenti per giudicare la realtà e che quindi si rifugiano in essi per sentirsi più sicuri. Il senso di colpa, questo è l'unico sentimento che attanaglia la ragione delle persone, ed è un sentimento che ti invade per intero e che non lascia respiro alla lucidità.
La chiesa è per antonomasia il sistema più menzoniero ed allo stesso tempo più efficace che esista per ingabbiare la ragione dell'essere umano.
Schiera una folla di fedeli pronti a sputare sentenze sui nemici del decoro e della vita che la chiesa stessa con la sua volontà di proibizione, inibizione, e pentimento ha creato: delle persone malate, perverse, che non provano più alcuna sensazione nell'osservare quello che hanno di fronte.
Sono la ragione, la cultura e la capacità di valutazione a filtrare l'istinto e a permettere di godere della vita e di tutto ciò che la riguarda : NON LA PAURA!
Isafterglow

PUSKIN ha detto...

Mi trovo d'accordo con tutto quello che hai scritto, ma una cosa vorrei precisare. La

Chiesa non nasce per spaventare le persone; non nasce nemmeno con l'idea di creare una

rete di valori fittizi che invadono la mente.
La Chiesa, in quanto proiezione della religione cattolica in Terra, nasce con

l'obbiettivo di unire le persone, dar loro un qualcosa in cui credere, creare una

struttura di valori sociali che possa mediare i contrasti tra le persone perchè in grado

di elargire regole che migliorano i rapporti umani. Questo concetto è ovviamente ed

obbligatoriamente estendibile a qualsiasi religione la cui impostazione di base sia la

medesima.
Ogni religione che abbia avuto un grande successo negli ultimi secoli ha come

caratteristica fondamentale quella di potersi insediare nelle maglie sociali agendo

fortemente sul singolo e sulle sue idee. Questo potenziale di insediamento mostra chiaramente due facce opposte di una medaglia. Una positiva, poichè dona alla religione la capacità di diffondere le proprie idee tra gli individui; ed una negativa, poichè permette all'istituzione ecclesiastica di esulare dalla missione che dovrebbe avere e di sfociare in ambienti nei quali neanche lontanamente dovrebbe essere presente.
Un esempio chiaro è questo dell'aborto: la Chiesa, come ognuno di noi, ha il diritto di

dire la propria opinione e sono convinto sia giustissimo che parlando di vita e rispetto

nei confronti di essa, un "opinione religiosa" sia necessaria e gradita. Ma stiamo

parlando di opinioni, non certo imposizioni di carattere legale. Ed ecco allora che in

questo frangente la Chiesa si è dimostrata non solo proiezione della religione

cattolica, ma entità sociale reale, in grado di fermare la legge, di imporre la propria idea sulla società.
Ma quindi non si sta andando un po oltre?
La Chiesa cosa dovrebbe rappresentare all'interno della società? Un altro Stato come ora o qualcosa di diverso?
Nasce con buoni propositi, ma cosa o chi l'ha fatta cambiare?
Una risposta a quest'ultima domanda c'è ed è: "l'uomo e la sua natura corrotta" secondo me.
Dove ricercare le motivazioni che spingono la Chiesa a imporre determinati valori (che a noi paiono antiquati per non dire completamente sbagliati)?
Non sempre infatti è semplice capire perchè essa si muova in una direzione. Una spiegazione, seppur intricata potrebbe esserci. Come dici te:

"La chiesa è per antonomasia il sistema più menzoniero ed allo stesso tempo più efficace che esista per ingabbiare la ragione dell'essere umano"

E mai frase fu così esplicativa. Senza il consenso delle masse, la Chiesa non esisterebbe, è una struttura che sta prendendo la forma di un cancro nella società, poichè muove opinioni solo per restare a galla e non far affondare la folta schiera di personaggi che la costituiscono.
Ma possibile che la corruzione dell'animo umano sia stata in grado di farci arrivare fino a questo punto? Insomma, è colpa dell'uomo che è marcio dentro o forse se la religione avesse avuto basi diverse, questo SECONDO STATO non si sarebbe creato?