mercoledì 11 giugno 2008

Ready at Dawn chiude le porte a PSP

Ready at Dawn, software house second party di Sony nota a tutti per aver sviluppato il bellissimo e portentoso God of War: Chains of Olympus, ha annunciato ufficialmente che tra i suoi progetti futuri non ci saranno altri titoli dedicati alla nera (e bianca e rosa e grigia) console portatile di Sony:

"Con Chains of Olympus prossimo all'uscita in Giappone, concludiamo ufficialmente il nostro lavoro su PSP. Oggi abbiamo restituito tutti i kit di sviluppo e questo segna definitivamente la chiusura di un ciclo."

Insomma, uno sviluppatore di questo calibro, legato doppiamente a Sony grazie all'importanza del brand di cui si è occupato, getta la spugna e comprende che sviluppare su PSP non conviene e non converrà in futuro. Questo a dimostrazione del parziale fallimento della strategia statica di Sony, che con l'uscita di PSP contava di imporre un ulteriore standard video (l'UMD) al già sovrassaturo e decadente mercato dell'home-video. Il costo del prodotto e le caratteristiche del suo rivale indiretto hanno fatto il resto, portando PSP all'ombra dell'enorme quercia secolare rappresentata dal sempiterno Nintendo DS.
Una freccia, ovviamente, va scoccata a favore del portatile a 16:9 che, sebbene assolutamente privo della capacità di seguire la macchina a due schermi, ha piazzato una notevole quantità di unità un po in tutti i mercati e ha permesso l'uscita di numerosissimi capolavori indiscutibili. Insomma, se da una parte Sony ha come sempre peccato d'arroganza, dall'altra nessuno sarebbe stato in grado di tener testa ad una console (il DS) capace di vendere 2,5 milioni di pezzi al mese nel solo mercato giapponese per quasi 3 anni senza interruzioni.

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