sabato 17 maggio 2008

Il Daily Mail attacca Wii Fit


Il Daily Mail condanna nuovamente il mondo dei videogiochi e questa volta è Nintendo al centro della bufera. Nonostante solitamente Wii e DS siano, in un certo senso, esentate dalle critiche proprio per la loro popolarità tra le famiglie e tra le persone non direttamente interessate al mondo dei videogames, in questo caso è Wii Fit ad essere stigmatizzato, poichè una ragazzina di dieci anni del South East England, durante il test relativo alla massa corporea è stata definita "grassa".
Il padre della ragazza, che ha preferito rimanere anonimo ha affermato:

"E' perfettamente in salute, nuota e balla; è robusta ma non grassa. E' rimasta sconvolta per esser stata definita grassa e dovremo lavorare duro per convincerla che non lo è"
.

Successivamente il giornale ha dato voce a Tam Fry, una portavoce per conto del National Obesity Forum, che ha richiesto l'esclusione dei bambini dalla possibilità di giocare a questo titolo.
"Sono assolutamente atterrita dal fatto che a dei bambini sia detto che sono grassi. Il Body Mass Index (BMI) di un bambino può cambiare ogni mese ed è perfettamente possibile che un bambino sia in carne oppure molto in forma. Sarei veramente preoccupata se i bambini utilizzassero questo gioco e spero che ciò possa rappresentare un avvertimento per i genitori".

Questa è la notizia, ma io mi dico, sta gente non ha altro da fare che rompere le palle con queste baggianate? Come sempre poi queste lamentele ufficiali si basano sull'ignoranza. Wiifit, sebbene sia ben lungi da definirsi la soluzione definitiva ai problemi di sovrappeso, basa alcuni dei suoi training sul BMI ossia il Body Mass Index cioè il famoso Indice di massa corporea. Questo è un valore che si ottiene mettendo in relazione il peso con la statura della persona. Ad esempio se il tuo peso è 80kg e sei alto 160cm il tuo BMI sarà: 80/(1,60 x 1,60) = 31,25 kg/metri quadrati Questo BMI è da sempre usato per valutare parzialmente lo stato di salute di una persona ed è un valore efficace nel momento in cui viene presentato in un contesto adatto. Prendendo quindi l'esempio di prima, è palese che la persona in questione non sia perfettamente in linea col suo peso forma. Inutile poi trovare scusanti nel dire che quegli ottanta chili distribuiti in 160cm risultano essere muscoli e non lardosa pancetta, perchè anche se così fosse l'individuo coinvolto non sarebbe tanto normale.

Certo è, che le campagne antivideogiochi ora si dimostrano sempre più attente alle notizie spazzatura e questa volta i denigratori del virtuale si sono dimostrati ben più scaltri di coloro che in passato fondavano le proteste sulla forte dose di violenza presente nei videogames. Cosa dire quindi ai genitori spaventati da questo pericolosissimo Wiifit? Niente, se non di fare quello che dovrebbero sempre aver fatto: seguire i propri figli, proibire loro di giocare a videogiochi non adatti all'età che hanno (esiste il metodo di rating PEGI per questo) e seguirli nelle loro esperienze, in modo da istruirli facendogli capire che ciò che è virtuale non corrisponde per forza alla realtà.

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